"SPAZIO E MIGRAZIONE. DONNE UCRAINE A BRESCIA"

 

di Elena Ottelli

 

La consistente presenza di migranti nel nostro Paese ha determinato cambiamenti e modifiche del territorio sia per quanto riguarda l'aspetto più strettamente fisico, ad esempio attraverso la nascita di nuove realtà commerciali, ma anche in quanto i migranti agiscono e si interrelazionano nei luoghi urbani delle città italiane attraverso modalità differenti da quelle dei cittadini "nativi".
Queste modalità sono divenute oggetto di numerosi e infuocati dibattiti pubblici e politici e in alcuni casi, a partire dalle stesse, sono stati realizzati interventi urbanistici tesi a "risolvere" questa presenza vissuta come problematica da buona parte della cittadinanza italiana e delle istituzioni.
Il rapporto che i migranti intrattengono con gli spazi delle società di accoglienza è estremamente complesso ed è determinato da numerosi fattori, quali ad esempio la cultura di provenienza, ma anche dalle condizioni di vita, materiali, lavorative, sociali vissute in Italia e da quelle, più strettamente emotive e psicologiche, determinate dalle shock migratorio.
Per riuscire a comprendere questo rapporto, e a realizzare efficaci interventi tesi ad affrontarne l'eventuale problematicità, è necessario riconoscerne la complessità e prendere in considerazione almeno alcuni di questi fattori.
Viene qui presentata una ricerca sul campo condotta nel biennio 2006-2008 a Brescia, rivolta all'indagine della relazione che un piccolo gruppo di migranti ucraine intrattiene con gli spazi pubblici della città di Brescia.
Questa relazione è analizzata attraverso i concetti, i metodi e gli strumenti dell’antropologia culturale per mezzo dei quali lo spazio non risulta essere un concetto astratto e neutro, ma appare in tutta la sua concretezza e in relazione con numerosi aspetti dell'esistenza di un individuo e di una società.
E' una ricerca di tipo qualitativo, realizzata attraverso la metodologia della raccolta di testimonianze orali con la creazione di un archivio sonoro. Si tratta di una metodologia che permette di focalizzarsi maggiormente sui significati, gli immaginari e le interpretazioni dei soggetti coinvolti piuttosto che sulle loro pratiche.
Nella ricerca viene dato ampio spazio all'analisi degli strumenti e delle metodologie utilizzate, dal momento che il metodo impiegato per raccogliere il materiale oggetto d'indagine, contribuisce a determinare i risultati.

 

La ricerca ha rappresentato il lavoro di una tesi di laurea specialistica in Antropologia Culturale, Etnologia, Etnolinguistica conseguita nel 2008 presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, dal titolo: “Spazio e migrazione. Donne ucraine a Brescia. Luoghi di aggregazione fra connazionali frequentati nel tempo libero”. L'elaborato qui presentato non rappresenta la tesi completa ma è il risultato della selezione di alcune parti della stessa, al fine di tutelare la privacy dei soggetti coinvolti e di rendere il lavoro maggiormente fruibile al lettore CLICCARE PER ACCEDERE AL FILE DELLA TESI

 

In merito alla ricerca sono stati poi pubblicati:
- un articolo sulla rivista internazionale Studi Emigrazione, ISSN 0039-2936, Nº. 176, 2009, pag.956-971 consultabile attraverso la registrazione online alla rivista o l'acquisto del numero;
- un articolo su Antrocom Online Journal of Anthropology 2011, vol. 7. Suppl. al n. 1, pag.53-61 qui consultabile: http://www.antrocom.net/upload/sub/antrocom/070111-A/08-Antrocom.pdf .

 

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